GELSOMINA DECOR - Daniela Pecorari

Eleganza del tratto, lo stile essenziale, emozionante.

 A fare da sfondo al suo mondo creativo,  una combo armonica fra  i colori  e il black and white, rivelazione della raffinatezza ricercata nelle sue creazioni.

Daniela Pecorari, alias Gelsomina decor, sbarca in Brigida con il suo sguardo accogliente se pur riservato, forgiando una parete della cucina con pezzi unici, frutto di un lungo percorso di ispirazione.

La delicatezza sta alla base delle sue forme di espressione, come il fiore, elemento di ispirazione, che altro non è che un germoglio trasformato che porta speciali foglie.

Daniela, grafica della moda e appassionata di canto , con i fiori ha aperto il varco in un mondo creativo tutto per sè, cercando la grazia nel particolare ispirandosi all’andamento voluttuoso e armonioso proprio dell’immagine botanica..

“Gelsomina decor” nasce in questo modo, pensando ai fiori come elementi parlanti, dipingendoli con il suo stile che esprime calore e precisione, accostando i colori in palette a tratti essenziali e scuri, a dimostrazione della sua capacità di saper cogliere i contrasti.

Gli elementi naturali sono i protagonisti delle sue creazioni, realizzate su piatti o teiere, dove la potenza e la grazia espressiva del fiore è accompagnato da un cardellino in volo, una carpa sinuosa, una falena notturna o da un’agile serpente, permettendo a tutti di poter accedere in quel suo giardino immaginario in cui perdersi felicemente.

CARLA TOGNARELLI

 

I suoi lavori riportano un effetto semplice e puro, suggestivo il colore bianco, ora liscio e omogeneo ora frastagliato e stratificato, una chiara ispirazione al fiore e alla delicata solidità della conchiglia.
Un’altra tecnica applicata da Carla è la lavorazione della paper-clay in cui l’artigiana realizza molteplici effetti tattici grazie alla contaminazione tridimensionale di vari materiali (carta, stoffe) che plasmano le superfici.
Tra le sue creazioni con questa tecnica, trovano spazio anche oggetti dal colore nero.
Per Carla, l’abbinamento bianco e nero è un’immagine di equilibrio che dialoga con i suoi opposti. Come un Tao.


L’artista dichiara: “Ogni mia creazione è il traguardo di un lungo studio e deve trasmettere la magia che si racconterà nel tempo. Mi piace creare in armonia con il mio spirito liberando tutte le abilità fino ad un risultato finale che mi soddisfi.”
Attualmente, molte delle sue creazioni sono esposte qui.


EMANUELA PISCHEDDA

 

Emanuela Pischedda, nata a Genova diplomata al liceo artistico e con studi superiori al Politecnico di Milano, è un’artista a tutto tondo: dopo esperienze teatrali da paura (fu la scenografa collaboratrice di Emanuele Luzzati al teatro della Tosse a Genova), esplora e dipinge utilizzando tecniche diverse: penna BIC, acquarello, olio, acrilico e arte digitale.
Oltre a una carriera da scenografa nei più bei teatri italiani e non solo (Londra, Madrid e Lima, solo per citarne alcuni) dal 2004 inizia a disegnare e firmare anche i costumi per i teatri d’Opera, come ad esempio “Orfeo” a Lione o la “Tosca” allo Sferisterio di Macerata.

 

Attualmente tra i suoi soggetti preferiti non mancano le donne, protagoniste indiscusse dei suoi disegni realizzati con la penna BIC, abbandonando temporaneamente i pennelli. Sulla carta Fabriano affiorano donne che raffigurano la cultura e i costumi sardi, terra a cui Emanuela è legata per via delle sue origini da cui l’ispirazione di “Sa bellesa”.
Volti femminili, giovani e anziani, che rappresentano la fierezza di tale cultura, sfoggiando acconciature e copricapi dalle antiche tradizioni popolari, dove la trama dei segni a penna Bic viene percepita talmente intensamente da regalare la sensazione di essere di fronte ad un’incisione
La precisione esalta ogni dettaglio tanto che sembrare che i capelli si muovano al vento.


Con questo nuovo progetto, l’artista presente nella vetrina di Brigida, attraverso il lento fluire della penna, intraprende un viaggio confidenziale, permettendole di estraniarsi dal mondo, seguendo frequenze impercettibili fino a integrarsi completamente in quel disegno che prende forma sulla carta.

 

ANNA MARIA CASSANO 

 

Ha iniziato a lavorare  sugli ex-voto solo a dicembre 2023, trasformando questa passione in un vero e proprio lavoro. L’ex-voto nasce dall’assemblare materiali dismessi: vecchie borse, abiti in velluto, merletti, bijoux e cornici vintage. E così fra macchina da cucire, sagome e forbici, nasce  il suo  brand, Marea, la cui assonanza ricorda il suo nome e la connessione con il mare.

 Ogni ex-voto racconta una storia di resilienza di tutte quelle donne che hanno attraversato momenti difficili riuscendo a rinascere.

Nonostante le difficoltà, le malattie o i rapporti complessi, la vita continua a essere meravigliosa e piena di speranza. È questa bellezza resiliente che Maria desidera trasmettere attraverso i suoi ex-voto, in parte esposti ne “le finestre di Brigida”.